.:: la maremma ::.
Tra le rocce di tufo ricoperte da muschi, le Vie Cave alimentano i misteri che ancora rendono affascinante lo studio della Civiltà Etrusca.
E proprio nel triangolo formato dagli abitanti di Pitigliano, Sorano e Sovana si trovano numerosi esempi di questi capolavori di ingegneria di oltre duemila anoni fa.
Secondo alcuni, le vie cave non erano altro che sentieri ricavati dove un tempo scorrevano piccoli ruscelli, ma indagini più approfondite hanno dimostrato che furono costruite volutamente dagli Etruschi che allargarono i tratti più stretti per trasformarle in una e propria rete stradale, incassata tra pareti alte anche venti metri.
Il selvaggio non abita più qui. Ma il silenzio si. Anche se bonificata, popolata e turistica, la Maremma è una delle poche terre in Italia che vanta grandi spazi senza case, villaggi lontani una cinquantina di km dall’autostrada.
non vi dimenticate a casa un binocolo, altrimenti vi perderete il “miracolo dei trampolieri”: 300 fenicotteri rosa che da qualche anono sono tornati a nidificare tra i canoneti e le paludi dell’oasi di Burano, nel comune di Capalbio. Chi scopre che il “birdwat ching” è la sua passione può tornare in Maremma d’inverno, quando moltissimi uccelli migratori vengono qui a svernare.
Per chi ama il mare, c’è una m, lontana dai turisti. È l’Argentario sommerso da esplorare con maschere e bombole. Qui la natura ha creato vere opere d’arte, anfratti e caverne, infinite distese di posidonie, coralli rossi e bizzarre creature marine.
La Maremma, però, è soprattutto una concatenazione di pensieri, un itinerario fatto di suggestioni che parte dalle alture di Montieri e delle Cornate, scende attraverso la zona muneraria, tocca lo splendore di Massa Marittima ma, sfiora Roccastrada e poi discende ancora verso le coste un tempo paludose, lambisce l’antico Lago di Grosseto, risale alle necropoli di Roselle e abbraccia, uno dopo l’altro, i borghi costruiti sulla sommità delle colline per sfuggire alle febbri. Sotto ci sono i poggi di Scansano e le città del tufo ai confini con l’Umbria, poi le grandi distese pianeggianti, il Parco dell’Uccellina, la Laguna di Orbetello.
Girare lungo i sentieri del parco (in estate si può andare solo con le guide, per evitare rischi di incendio, mentre d’inverno l’accesso è libero) ti dà l’opportunità di godere appieno gli splendidi paesaggi della maremma. Il punto di partenza per le passeggiate è il Centro visita ad Alberese: il pulmino arancione del parco si fa carico di risparmiare qualche km di strada asfaltata per portarci all’imbocco dei sentieri nel territorio protetto.
Saturnia: celeberrima sorgente termale maremmana, le cui proprietà erano gia note agli etruschi e ai romani. A dare vita alla cascata del Mulino è un torrente caldo, il Gorello, che va poi a gestirsi nello Stellata.
Monte Amiata: formatosi 300.000 anoni fa, il gruppo del Monte Amiata è composto da te picchi, il più alto misura 1730m. le cime e le pendici del vulcano spento più alto d’Italia meritano una visita: per i borghi ricchi di storia, per i folti boschi di faggio e castagno da scoprire seguendo una fitta rete di sentieri, per i tanti animali selvatici, protetti da un parco faunistico, tra i quali si contano una quindicina di lupi, per le sorgenti di gilde acque termali.
Per chi da Gr e dalla Costa , l’incontro con il Monte Amiata. segna un completo cambiamento di paesaggi. Dopo le spiagge e le pinete della costa, dopo le colline delle valli dell’Ombrone e della Fiora e le forre di tufo di Pitigliano e Sovana si entra nel bosco, lo si risale a tornanti e dalla cima, nelle giornate serene, lo sguardo può spaziare sull’Appenonino sui laghi Trasimeno e di Bolsena, sulla torre del Mangia di Siena, sulla costa maremmana e sull’Elba. Il profilo della montagna accompagna, d’altronde, per un po’ di km ci percorre l’autostrada del Sole, la Via Cassia, l’Aurelia tra l’Argentario e Grosseto.
Oggi Abbadia San Salvatore, Castel del piano, Arcidosso, Santa Fiora sono mete turistiche affermate:qui gli appassionati trovano piste da sci alpino servite da 12 impianti e tracciati per lo sci di fondo.
Ogni paese ha la sua storia: Arcidosso, dove al Castello degli Aldobrandeschi è stato aggiunto lo stemma dei Medici, raccolta delle interminabili guerre per possesso della M. combattute nel medioevo; A san S. , scorta nell’ VIII secolo intorno ad un monastero fondato dai Longobardi.
Tra Punta Ala e marina di Grosseto, Castiglione della Pescaia è una delle più frequenti località balneari della costa maremmana, chilometri di spiaggia, acque pulite, ettari di pineta, il porto canale e l’antico borgo dominato da un castello medievale la Rocca Aragonese costruita nel punto più alto del poggio petriccio …e per finire una visita straordinaria sull’isola del Giglio e i monti dell’Uccellina.